Alcuni validi motivi per non copiare i contenuti da altri siti
Siamo dei copywriter professionisti, e in quanto tali, siamo capaci anche di passare tre giorni su una singola frase prima di decidere che valga la pena pubblicarla.
Siamo quindi particolarmente sensibili al tema della copia dei contenuti: quando passi ore ed ore a fissare 5 parole sullo schermo, chiedendoti se suonano bene, se sono efficaci, se possono portare a qualche interpretazione ambigua e così via, poi te la prendi a male se qualcuno arriva sul tuo sito e in 10 secondi di copia&incolla si porta via il lavoro di ore, giorni, mesi.
Ma questo non è l’oggetto di questo articolo: al di là della difesa della nostra attività professionale, ci sono diversi buoni motivi per cui le aziende e le agenzie che lavorano per loro, non dovrebbero copiare i testi da altri siti. Eccone alcuni.
Motivo numero 1: Google penalizza i siti con contenuti copiati
Non c’è molto da aggiungere: chi conosce almeno un po’ il più importante motore di ricerca attuale sa che è molto attento alla qualità dei risultati che restituisce agli utenti. Qualità e unicità sono i due cardini dell’algoritmo di Google. Ma se per molto tempo questa posizione era risaputa ma non ufficiale, da qualche anno il motore ha preso una posizione più esplicita e lanciato ripetuti aggiornamenti che penalizzano siti con contenuti copiati, rielaborati (copiati e riscritti male), di bassa qualità (scritti male e basta).
Questi aggiornamenti, che periodicamente buttano nel panico tutta la comunità di esperti o sedicenti tali di Seo e Posizionamenti, hanno conseguenze variabili: dalla penalizzazione, che significa una minore visibilità nei risultati di ricerca fino ad un “ban” (esclusione) completo, che significa rimozione dall’indice dei risultati con conseguente invisibilità. Ricordate che Google penalizza non solo i contenuti completamente copiati ma anche quelli “similari” cioè che sono copiati modificandoli leggermente.
Questa è la posizione ufficiale di Google sull’importanza dei contenuti.
A cui si aggiunge la posizione ufficiale di Google sulla duplicazione dei contenuti:
Motivo numero 2: i contenuti copiati parlano male di voi
Molti credono che con il web sia consentito quello che normalmente è vietato con gli altri mezzi di comunicazione. Nessuno si sognerebbe mai di copiare la brochure o lo spot radio di un concorrente mentre questi scrupoli scompaiono quando si parla di testi per il web.
Eppure cosa succederebbe se un cliente si presentasse nella vostra azienda dicendo “Ho visto che avete prodotti e servizi uguali a quelli di un’altra azienda a cui mi sono rivolto. Anche le parole per descriverli sono uguali. Ma siete la stessa azienda o due cose differenti?” Se siete stati voi a copiare, sarà difficile trovare una scusa plausibile da presentare al cliente. Se sono stati gli altri, sarete voi a volere una spiegazione accettabile. L’idea molto diffusa (anche tra gli addetti ai lavori) è che contenuto web=contenuto di libero utilizzo.
Motivo numero 3: prima o poi vi trovano
È molto diffusa l’idea secondo cui il web è molto grande, quindi “anche se copio, nessuno mi troverà mai“. Noi non siamo molto convinti di questa affermazione: di solito le aziende monitorano i siti della concorrenza, quindi prima o poi qualcuno se ne accorge. Anche se copiate contenuti su un argomento molto popolare, in cui i siti della concorrenza sono migliaia, non è detto che prima o poi non accada. A chi non è successo di incontrare qualcuno che si conosce in un posto poco affollato, lontano dai soliti giri, proprio mentre si stava pensando “ah che bello vedere qualche faccia nuova…“.
Motivo numero 4: copiare contenuti è illegale
L’abbiamo lasciato per ultimo ma non perché sia poco importante: copiare i contenuti di un sito è illegale e può portare conseguenze civili e penali. Sfatiamo un altro luogo comune: le cose che stanno su Internet, compresi testi, foto, elaborazioni grafiche e tutto il resto, sono disponibili liberamente solo se questo è chiaramente indicato. Il web è pieno di cose gratis, altre invece sono gratis ma bisogna chiedere il permesso, oppure sono di qualcuno che le ha pubblicate ma non vi ha ha mai autorizzato a prenderle. Oppure sono a pagamento e basta. Se le volete, dovete pagare. Perché lavorare per il web in modo professionale richiede tempo e il lavoro va pagato.
Del resto, anche per strada ci sono tante auto senza nessuno alla guida, ma ciò non significa che se ne può prendere una qualsiasi e andare a farsi un giro.
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